Il periodo pre-elettorale è sempre ricco di fermenti e vitalità. Il buon senso comune, arguto e sarcastico, commenta:"Ci vorrebbero le elezioni almeno ogni anno!".
E' vero, ma non per i cantieri aperti o gli impedimenti miracolosamente rimossi, quanto piuttosto perché, per molti, rappresenta l'occasione per decidersi per un impegno, per riscoprire una passione da mettere in gioco, per condividere valori che fungano da propellente per cambiare e migliorare.
Poi, come in ogni competizione, il vincitore è uno, una sola squadra e l'esito elettorale, se da una parte premia qualcuno, segna anche l'uscita di scena di tante altre energie positive.
Molti, con il loro voto, hanno attestato la loro fiducia al nostro "Progetto".
Rinunciare ad esserci e ad agire ci è sembrato in contraddizione con l'autentica voglia di impegno manifestata durante la campagna elettorale.
Non abbiamo voluto riporre in un cassetto la ricchezza dell'esperienza vissuta.
Il consenso, che pure ci è stato tributato, ci incoraggia a continuare quel dialogo, che comunque è stato prezioso e che vuole restare vivo, anche percorrendo vie diverse da quelle amministrative.
Ecco perché "Progetto Ostra" è da oggi una associazione.
LEGGI LO STATUTO.
Ha acquistato una personalità giuridica che le consente di essere riconosciuta e di radicarsi nel territorio, facendosi promotrice di eventi e iniziative.
La nuova associazione, che vede tra i soci fondatori, oltre ai candidati, anche amici e sostenitori, ed è aperta a chiunque si riconosca nelle finalità statutarie, intende inserirsi nel dibattito sociale, politico e culturale del nostro tempo, offrendo spazi di dialogo e di confronto, occasioni di riflessione e approfondimento.
Non solo. Nel Consiglio Comunale della nostra città siedono quattro consiglieri della lista "Progetto Ostra".
Il rischio di chi rappresenta la minoranza espressa da una lista civica è di trasformarsi in un "battitore libero", senza concreti interlocutori con cui collaborare, a cui riferire, se non i pochi con cui si rimane in contatto. Ci si perde di vista. E ad ogni mandata elettorale si ricomincia da capo, ci si "reinventa", occorre recuperare e ricostruire rapporti e relazioni.Desideriamo che il lavoro fatto non vada perduto ed anzi, continui, migliori, cresca.
Il presidente
Federica Fanesi
venerdì 10 settembre 2004
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