Dopo l'articolo dell'Associazione Città Ideale in merito alla questione dell'edilizia sportiva ad Ostra ove chiedeva all'Amministrazione Comunale di valutare la possibilità di recuperare il Campo sportivo del capoluogo (LEGGI),
dopo l'avvio, da parte del relativo Comitato a supporto dell'idea soprarichiamata (LEGGI),
dopo l'intervento dell'Assessore Avaltroni sulla stampa dove dichiara che il campus sportivo si farà a pianello è la questione è chiusa (LEGGI),
dopo un retrofront dell'Associazione la Città Ideale (LEGGI),
ecco l'articolo uscito ieri (martedi 18 marzo) sul Corriere Adriatico a firma Silvia Argentati:
COMUNICATO STAMPA
In duecento a Ostra d’accordo a non realizzare il campus a Santa Maria Apparve
Una petizione per l’impianto sportivo Raccolta di firme del comitato che insiste sulla struttura in via Leopardi
OSTRA – Formato il Comitato per la raccolta delle firme a favore dell’impianto sportivo di via Leopardi. Si viaggia ormai oltre le duecento firme.
"Quando il Comitato presenterà gli elenchi in Comune, anche l’assessore Avaltroni, potrà verificare come non sia opportuno scrivere la parola fine sulla questione, dato che una buona parte dei cittadini di Ostra e la stragrande maggioranza dei dirigenti delle società che fanno del calcio la loro attività principale, hanno indicato la loro preferenza per il campo in via Leopardi".
A dirlo è Bruno Landi, coordinatore del Comitato, il quale non condivide l’idea dell’amministrazione di realizzare il nuovo impianto sportivo in fondo alla discesa di S. Maria Apparve. "
I motivi che mi spingono a sostenere la tesi della ristrutturazione del vecchio campo in via Leopardi sono molti: innanzitutto nel nostro centro storico c’è una zona che da troppi anni sta perdendo colpi. Si tratta di un piccolo campus di strutture sportive costituite da due campi da tennis, un pallone aerostatico e un campo di calcio che ha misure regolamentari per disputare campionati fino all’Eccellenza. Completano il campus un bocciodromo coperto e un campetto polivalente i quali, pur non essendo di proprietà del Comune, rappresentano un’utile opportunità per chi vuole praticare altri sport. Le domande sorgono spontanee: non è già questo un Campus? Perché non ristrutturare e valorizzare ciò che esiste?"
Il Coordinatore del Comitato Bruno Landi, sostenuto da Riccardo Nista, Alfiero Boria, Fabrizio Aguzzi, Fabio Olivi e Stefano Brugiatelli, traccia le prime linee.
"Si potrebbe cominciare dalla ristrutturazione del campo in via Leopardi con un fondo sintetico; così da soddisfare tutte le esigenze del calcio locale, dalla prima squadra a quelle del settore giovanile, dal calcio amatoriale di Casine e Pianello a chi vuole saltuariamente tirare quattro calci fra amici.
Questa ristrutturazione richiederebbe tempi relativamente brevi e, cosa non trascurabile, comporterebbe una spesa notevolmente inferiore – continua Landi – non capisco perché si prenda una delibera del 1990 per sostenere che questo intervento sarebbe troppo oneroso.
È una tesi strumentale e inaccettabile in quanto la giunta Cioccolanti non dice quanto verrà a costare l’impianto di Pianello.
Inoltre sul progetto sembra che non ci siano idee chiare negli amministratori, visto che solo ora apprendiamo che si farà un sintetico di 100x60, mentre il progetto originario pubblicizzato sul giornalino del Comune di dicembre prevedeva un campo in erba 100x60 e uno in terra 90x45, addirittura senza impianto di illuminazione".
dopo l'avvio, da parte del relativo Comitato a supporto dell'idea soprarichiamata (LEGGI),
dopo l'intervento dell'Assessore Avaltroni sulla stampa dove dichiara che il campus sportivo si farà a pianello è la questione è chiusa (LEGGI),
dopo un retrofront dell'Associazione la Città Ideale (LEGGI),
ecco l'articolo uscito ieri (martedi 18 marzo) sul Corriere Adriatico a firma Silvia Argentati:
COMUNICATO STAMPA
In duecento a Ostra d’accordo a non realizzare il campus a Santa Maria Apparve
Una petizione per l’impianto sportivo Raccolta di firme del comitato che insiste sulla struttura in via Leopardi
OSTRA – Formato il Comitato per la raccolta delle firme a favore dell’impianto sportivo di via Leopardi. Si viaggia ormai oltre le duecento firme.
"Quando il Comitato presenterà gli elenchi in Comune, anche l’assessore Avaltroni, potrà verificare come non sia opportuno scrivere la parola fine sulla questione, dato che una buona parte dei cittadini di Ostra e la stragrande maggioranza dei dirigenti delle società che fanno del calcio la loro attività principale, hanno indicato la loro preferenza per il campo in via Leopardi".
A dirlo è Bruno Landi, coordinatore del Comitato, il quale non condivide l’idea dell’amministrazione di realizzare il nuovo impianto sportivo in fondo alla discesa di S. Maria Apparve. "
I motivi che mi spingono a sostenere la tesi della ristrutturazione del vecchio campo in via Leopardi sono molti: innanzitutto nel nostro centro storico c’è una zona che da troppi anni sta perdendo colpi. Si tratta di un piccolo campus di strutture sportive costituite da due campi da tennis, un pallone aerostatico e un campo di calcio che ha misure regolamentari per disputare campionati fino all’Eccellenza. Completano il campus un bocciodromo coperto e un campetto polivalente i quali, pur non essendo di proprietà del Comune, rappresentano un’utile opportunità per chi vuole praticare altri sport. Le domande sorgono spontanee: non è già questo un Campus? Perché non ristrutturare e valorizzare ciò che esiste?"
Il Coordinatore del Comitato Bruno Landi, sostenuto da Riccardo Nista, Alfiero Boria, Fabrizio Aguzzi, Fabio Olivi e Stefano Brugiatelli, traccia le prime linee.
"Si potrebbe cominciare dalla ristrutturazione del campo in via Leopardi con un fondo sintetico; così da soddisfare tutte le esigenze del calcio locale, dalla prima squadra a quelle del settore giovanile, dal calcio amatoriale di Casine e Pianello a chi vuole saltuariamente tirare quattro calci fra amici.
Questa ristrutturazione richiederebbe tempi relativamente brevi e, cosa non trascurabile, comporterebbe una spesa notevolmente inferiore – continua Landi – non capisco perché si prenda una delibera del 1990 per sostenere che questo intervento sarebbe troppo oneroso.
È una tesi strumentale e inaccettabile in quanto la giunta Cioccolanti non dice quanto verrà a costare l’impianto di Pianello.
Inoltre sul progetto sembra che non ci siano idee chiare negli amministratori, visto che solo ora apprendiamo che si farà un sintetico di 100x60, mentre il progetto originario pubblicizzato sul giornalino del Comune di dicembre prevedeva un campo in erba 100x60 e uno in terra 90x45, addirittura senza impianto di illuminazione".
Per dovere di cronaca riportiamo copia dell'articolo apparso su Corriere Adriatico.
8 commenti:
Mi pare che non si siano allineati ai poteri forti allora....
Uolteruletroni insegna: lui appoggia una cosa, ma anche un'altra... (per la legge di probabilità sono maggiori le possibilità si azzeccare la soluzione giusta)
Tanto di cappello a Bruno Landi, lui il fegato ce l'ha.
Con tutti i grandi professionisti e le giovani promesse che abbiamo a Ostra, fare un campus di quel genere a Pianello penso siano denari buttati al vento. Rivaloriziamo il capoluogo con adeguamenti idonei a cancellare quell'obbrobrio e vergogna estetica di ex comunale e diamogli nuova vita e decoro. Forse anche il calcio locale ne guadagnerà come seguito ed entusiasmo. E' comunque inspiegabile questo volersi "intignare" a tutti i costi in una realizzazione onerosa che gran parte della cittadinanza non vede di buon occhio. Ma si sa...solo i cretini non cambiano mai opinione..
Non ho votato mai a sinistra, se Bruno Landi si presentasse, dopo quello che sta facendo, lo voterei. BRAVO.
AGITARE LE FOLLE PER CREARE MALCONTENTO, ECCO IL PIANO PERVERSO DELLA DESTRA...CON FIOR FIORE DI PROFESSIONISTI AMICI E' FACILE PARLARE
OTELLO LAURI
Per agitare le folle basta fare un pò di informazione (dire come stanno le cosi, dare un pò di cifre - vedi futuri mutui -, opere non fatte e progetti faraonici....); per il malcontento ci pensano Cioccolanti, Lanari, Mansanta, Avaltroni & C.
io però ai comitati spontanei di genitori, di neosportivi, di cittadini ecc..., dei quali rispetto sinceramente le istanze, non ci credo.
alla 'popolazione' che voleva il campus neanche.
che poi si possa discutere sulle scelte e delle responsabilità di chi le assume è altra cosa!!!!
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