Grande partecipazione all'incontro tenuto ad Ostra presso il salone della Cantinella per la presentazione dei Candidati e del programma elettorale del Popolo della Libertà alle prossime elezioni politiche del 13 e 14 aprile.
Seguono alcune foto.
di Alberto Romagnoli
Adagiata su cinque dolci colline del paesaggio marchigiano (...), lungo la valle del fiume Misa, OSTRA rappresenta per numero di abitanti (7.000) il principale Comune dell'entroterra di Senigallia, dalla quale dista 13 km. Visita il sito della Città.
7 commenti:
Grazie agli organizzatori. Incontro molto interessante.
Ho sentito con piacere parlare di politica e di valori, senza restare volutamente sull'astratto per la paura di toccare temi o ragioni scomode, cosa che penso difficilmente potranno fare da altre parti.
In bocca al lupo (per noi....)
Mi è spiaciuto non poter incontrare ed ascoltare il parlamentare Ciccioli, spero di aver un'altra occasione.
all'incontro si è parlato anche di MANGANO e dei fucili di BOSSI e LOMBARDO? E del TEST DI SANITA' MENTALE DEI GIUDICI cosa si è detto?
Caro anonimo, potevi venire all'incontro, avresti ascoltato quali sono i nostri valori, quali sono i nostri programmi. Non le idiozie che fanno veicolare. La prossima volta invece di guardare la TV, vieni ad ascoltare, così ti fai un'idea.
All'incontro abbiamo anche parlato di Uolterueltroni e si è detto che non c'è una persona brava, buona ed educata come lui: ad esempio Uolterueltroni quando parla con Maroni lo chiama signor "Testicoli"
E il Professore perde la testa: «Noi, unici democratici della storia»
Toh, Prodi esiste. Vive e lotta con Veltroni. Ve l’eravate dimenticato? Ma no, è sempre lui il presidente del Pd. Eccolo lì, sul palco di Bologna, con tutto lo stato maggiore, anche un po’ minore, del nuovo partitone. È comparso ieri sera, all'improvviso, dopo una latitanza durata per l'intera campagna elettorale. E per non smentirsi ne ha detta una delle sue: «Abbiamo costruito il Pd, che è l'unico punto di riferimento democratico della storia italiana». Niente di meno.
Il Pdl? Non è democratico. La Sinistra Arcobaleno? Nemmeno. L'Udc? Un noto partito autoritario. Per non dire dei socialisti di Boselli, che probabilmente sono passati direttamente dall’anticamera all’antidemocrazia. O almeno, così pensa Prodi, definendosi l’unico democratico rappresentante dell’unico partito democratico della democrazia italiana. Mah: forse è vero che l’insuccesso dà alla testa.
Veltroni, non volendo essere da meno, ha salutato il premier come un «grande servitore dello Stato». Poi ha detto che a lui va la «gratitudine di tutto il Paese». Eccome no. E allora perché non l’ha portato in giro per l’Italia? L’unico palco in cui ha osato mostrarlo è stato quello di Bologna: evidentemente qui sono abituati a vederlo. Oserei dire, assuefatti. Non sentono nemmeno il bisogno di fischiare.
In effetti pare che l’unico momento di panico a Bologna l’abbiano avuto quando Prodi ha detto: «Vinciamo per continuare quello che abbiamo fatto». Brividi in platea, brividi sul palco. Continuare che? L’immondizia di Napoli? Le famiglie alla fame? Walter che ha puntato tutto sul mostrarsi nuovo, o almeno lavato con Perlana, è sbiancato. Avrebbe voluto farlo tacere, ma poi si è ricordato di essere l’unico punto di riferimento democratico della storia italiana. Almeno per un minuto bisognava far finta di crederci.
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